L’episodio di Giuseppe Cruciani a Torino, interrotto da attiviste ambientaliste. Come Roberto Vannacci è intervenuto.
Durante lo spettacolo “Via Crux” a Torino, Giuseppe Cruciani è stato interrotto da un gruppo di attiviste ambientaliste. Il noto conduttore radiofonico stava affrontando il tema delle “follie green” quando due ragazze, accompagnate da una reporter con un telefonino, sono salite sul palco con uno striscione, iniziando a gridare slogan contro gli idrocarburi. Una delle attiviste era Myriam Falco, un’attivista già nota che fa parte dello spettacolo di Cruciani con una sua clip. Come riportato da ilgiornale.it
La protesta delle ambientaliste
Cruciani ha cercato di spiegare al pubblico cosa stessero dicendo le attiviste, ma le loro grida erano incomprensibili. Ha offerto di esprimere lui stesso i loro punti di vista, affermando di poterlo fare meglio. Il pubblico, sebbene infastidito, ha mantenuto la calma e nessuno è salito sul palco né ha insultato le attiviste. Gli spettatori, che avevano pagato il biglietto per lo spettacolo, erano giustamente contrariati dall’interruzione. Come riferito da ilgiornale.it
L’intervento di Vannacci
La situazione di caos è durata circa venti minuti. Cruciani ha fatto chiamare i carabinieri, ma prima del loro arrivo è intervenuto Roberto Vannacci, che si trovava in sala come ospite invitato riportando la calma come si legge da ilgiornale.it che intervista Giuseppe Cruciani. Le attiviste, infine, sono uscite tra gli applausi del pubblico, mostrando che, sebbene le proteste siano legittime, non devono impedire agli altri di esprimersi. Come fonte da ilgiornale.it
“Dopo circa venti minuti di caos, ho fatto chiamare i carabinieri. Prima che arrivassero, però, è intervenuto Roberto Vannacci, che avevo invitato in sala.” Afferma Cruciani a ilgiornale.it
Come da intervista ilgiornale.it, Cruciani ha espresso il suo punto di vista sulla situazione, sottolineando come le attiviste gridino alla censura mentre, in realtà, la vera censura è la loro. “Le attiviste gridano alla censura, ma la vera censura è la loro. Esiste un’idea per cui un piccolo gruppo può impedire agli altri di parlare. Alcuni settori estremisti sono coccolati dai meno estremisti, che formalmente condannano ma proteggono i protestanti per garantirsi i loro voti.” Afferma a ilgiornale.it
Pur riconoscendo la legittimità delle proteste, Cruciani ha criticato il modo in cui queste sono condotte. “Assolutamente sì. Tutti hanno diritto di esprimere le proprie opinioni. Tuttavia, impedire agli altri di farlo non è accettabile. Gli ambientalisti di oggi hanno più opportunità di esprimersi rispetto al passato, ma vogliono scioccare e bloccare le opinioni altrui.” Conclude Giuseppe Cruciani a ilgiornale.it